Mui Ne e le dune rosse, il villaggio dei pescatori, il kebab di maiale

Partiamo al mattino diretti verso Mui ne con un classico sleeping bus vietnamita, un grande bus nel quale i sedili sono reclinati ed allungati per concedere al viaggiatore momenti di relax anche durante i lunghi viaggi in territorio vietnamita.

La strada diretta a Mui Ne prevede cinque ore di viaggio ma un intoppo alla partenza ci blocca per un’ora davanti alla bus station: il nostro autista evidentemente aveva qualche problemino legale, la polizia di Saigon lo ferma per controlli.

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Il secondo giorno di Saigon: l’ufficio delle poste, il mercatino dei libri, l’Hotel Continental

Saigon , per noi Ho Chi Minh City avrà sempre il suo nome originale, troppi retaggi western riferiti agli anni dello scontro bellico tra americani e i famigerati ‘musi gialli’ cong, a cui il tempo ha comunque dato la dignità di difendere un’idea che si è rivelata vincente a livello sociale ed economico in questo strano paese dove commercio e comunismo marxista si sommano in un mix economicamente moderno.

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Il primo giorno ad Ho Chi Minh City: Palazzo della Riunificazione e mercato di Ben Thenh

Sveglia di buonora, ma non troppo, e la colazione nella bella breakfast room del nostro albergo ci attende: non saranno mai le colazioni che solitamente noi prepariamo ai nostri ospiti, ma noi puntiamo molto in Om Sweet Home a concedere un risveglio a tavola di ottimo livello, il target asiatico è diverso ma nel Blue River Hotel 1, pancake, omelette o uova strapazzate, sono di ottima qualità accompagnate da tè, caffè con latte, succo di limone o d’arancia, pane.

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All’uscita dal nostro Hotel

Inizia così la nostra prima giornata a spasso tra le vie di Saigon: la nostra meta sarà il Palazzo della Riunificazione, sperando di assistere ad una parata militare festeggiante il giorno dell’Indipendenza, cosa che non è avvenuta (forse gli orari non coincidevano con quelli della nostra presenza, forse non è la sede della parata, magari organizzata nella capitale, Hanoi). In ogni caso entriamo nel Palazzo, elegante costruzione ideata sulla figura di un ideogramma che in lingua vietnamita, prima della scelta dell’alfabeto occidentale, aveva il significato di fortuna.

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Da Kampot al Vietnam per una piccola, meravigliosa vacanza

In Cambogia inizia la ‘low season’, quel periodo che, almeno per noi che viviamo sulla costa del Golfo di Thailandia, significa poca affluenza turistica; forse al nord, a Siem Reap, la città del meraviglioso sito archeologico di Angkor Wat, il turismo di massa arriva ugualmente, attirato da un complesso archeologico meraviglioso, per alcuni aspetti ancora misterioso, antico, il quale ha pochi rivali al mondo.

Non qui, a Kampot, quindi, dopo un mese di piogge spesso ininterrotte, approfittando dello scarso afflusso di turisti, decidiamo di chiudere il nostro B&B, Om Sweet Home, per concederci una meritata vacanza.

Destinazione … Vietnam!

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Un tuffo nel Pororo Water Park: Bangkok parte terza (articolo di Isabel Tenani)

La cosa secondo me  più  bella di Bangkok è stato il il Pororo Water Park, un parco acquatico al di sopra di un grande centro commerciale.

All’interno del parco potrete trovare diversi scivoli d’acqua, varie piscine con piccole isolette per passare da una sponda all’altra, un piccolo parco riservato appositamente ai bambini piccoli assieme ai loro genitori che si vogliono divertire in piccoli laghetti con giostre e scivoli.

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Un nostro video presso il Chatuchak Weekend Market

Chatuchak Weekend Market, in Bangkok. L’esposizione delle merci è di ottima qualità, anche se per i classici articoli turistici, gli stessi articoli, Siem Reap o Phnom Penh hanno prezzi del 25% inferiori. Rimane comunque la grande qualità di diverse esposizioni, sia di ambito artistico, culturale, manufatti creativi davvero interessanti, quadri, stoffe, fiori, pietre, cristalli, gioielli di ottimo design. La musica del video è Trentemoller – Shades of Marble (Trentemoller Remix).

Bangkok parte seconda: una gita al Lumphini Park (articolo scritto da Isabel Tenani)

Il Lumphini Park è un parco dedicato a varie attività all’aria aperta.

All’interno del parco potrete rilassarvi su delle panchine riparate dagli  alberi,  correre nelle piccole stradine utilizzate da passeggiatori, ciclisti, ecc. Potrete anche sedervi sull’erba ben curata del parco a godervi un rilassante picnic.

Per i gradi amanti dell’atletica è disponibile un’area fitness composta da diversi attrezzi.

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La plastica: chi la getta a terra e chi la ricicla

Nei  nostri lavori di homeschooling riferiti all’ecologia assieme ad Isabel, abbiamo affrontato il tema dei rifiuti inquinanti varie volte, una vera educazione ambientale per tutta la famiglia, nessuno escluso.

Io stesso, su richiesta di Isabel, da mesi mi impegno a non gettare mozziconi di sigarette a terra e ciò avviene: un piccolo passo sociale per noi, sperando che in Asia aumenti velocemente il senso civico ed educativo nel non gettare sempre tutto e comunque a terra.

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Il nostro viaggio in tre settimane a Sumatra

Premettendo che Sumatra è la sesta isola più estesa come territorio al mondo (ben -4 volte la superficie italiana) e che noi non siamo i classici viaggiatori da ‘toccata e fuga’ un giorno qua e uno là, quel tipo di viaggio in cui vedi tutto ma non vedi, anzi, non assimili nulla del posto, vi offriamo comunque, come ispirazione futura, il nostro viaggio in cifre, la pianificazione in gran parte improvvisata sul posto della vacanza.

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26 dicembre 2004 una data che l’Asia e il mondo non scorderanno mai

La nostra vacanza in Sumatra si chiude con la visita di un paio di giorni della città capoluogo della Provincia di Aceh, Banda Aceh, l’avamposto settentrionale di Sumatra per quanto il km. 0 dell’isola, e di tutta l’Indonesia, sia invece Iboih sull’isola di Pulau Weh.

Consideriamo però Banda come la punta settentrionale di Sumatra: l’isola che ci ha donato otto giorni di relax e tante emozioni sotto il pelo dell’acqua è a una sola ora di traghetto.

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